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Presidiare i marketplace

presidiare i marketplace

Presidiare i marketplace ha un diverso significato se si è produttori o rivenditori.

Per i rivenditori

Per il rivenditore presidiare i marketplace significa operare su più siti di vendita perchè gli utenti hanno le loro preferenze e, ad esempio, non tutti comprano su Amazon ma preferiscono Ebay. Ecco che avere solo un canale aperto ti preclude di vendere agli utenti di altri canali. Un rivenditore dovrebbe almeno avere un account su Amazon e uno su Ebay e magari su un marketplace verticale (se esiste in quella categoria merceologica). Inoltre i marketplace coprono aree geografiche diversificate. Si può scegliere di vendere solo in Italia o in Europa o nel mondo intero. Insomma, su più marketplace siete e più avete possibilità di vendere.

Certamente diventerà sempre più impegnativo essere presenti su diversi siti di vendita. Di solito pensiamo ad Amazon, ad Ebay ma i marketplace sono davvero molti: Subito, Eprice, Zalando, Vestiaire Collective, Manomano, Decathlon, ecc. Noi riceviamo continui inviti ad entrare in altri siti stranieri di vendita. E per ognuno le regole di caricamento delle foto e delle descrizioni, la gestione dei pagamento, le spedizioni e la messaggistica sono differenti.

Per i produttori e i distributori


In questo proliferare di offerte per un produttore o per un distributore, presidiare i marketplace, significa attuare una politica di surveillance ovvero una costante verifica che prezzi, foto e descrizioni siano coerenti con il proprio brand e le proprie politiche commerciali.
La presenza del produttore può essere diretta (come nel caso di Amazon in cui la scheda prodotto sia gestita dal produttore) o attraverso il monitoraggio delle offerte dei rivenditori.
E’ un lavoro complesso ma il controllo della qualità delle offerte serve ad evitare problemi di web reputation. Il produttore non può aspettare che a segnalargli il problema sia l’acquirente che si rivolge al suo customer care.

I comportamenti superficiali, o peggio, scorretti dei rivenditori non solo si ritorcono sulla loro attività ma si trasmettono anche al brand danneggiandone l’immagine.

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