Occhio, malocchio… Allora, non è che volevo portare sfiga ma sapevo che sarebbe finita così.
Qualche tempo fa entro in un negozio per fare un acquisto e già che ci sono propongo in nostri servizi di web marketing. Avevo già analizzato la situazione e la presenza su internet era pari a zero.
E’ una di quelle situazioni facili perchè con un po’ di post sui social, un blog, delle belle foto, qualche attività di marketing tradizionale, si può migliorare l’immagine dell’azienda.
Insomma, quando parti da zero è difficile fare peggio.
Uno dei titolari prende la mia brochure e, sbuffando, mi risponde che non serve a niente ed in effetti non li ho più risentiti.
Passo spesso davanti a questa attività e qualche tempo fa le vetrine sono passate da 3 a 2 ed ora c’è il cartello “cedesi attività”.
Probabilmente l’attività aveva già qualche problema e anche un’azione di web marketing non avrebbe potuto cambiarne le sorti.
Se ci sono problemi col prodotto (tipo di offerta, qualità) o se non hai particolare empatia con il pubblico, non è che con la comunicazione puoi fare miracoli.
Però, chi lo sa, magari qualcosa di buono ne veniva fuori.
Vorrei anche considerare un altro aspetto.
Quando un imprenditore , in un caso come questo, vuole cedere l’attività tende a ridurre gli asset aziendali: chiude una parte degli spazi, riduce il magazzino, il personale, la comunicazione. Si va a ridurre il valore dell’azienda nella (erronea) convinzione di facilitare la cessione.
Invece credo che sarebbe proprio il momento di investire nel web marketing per cercare di preservare il valore e migliorare l’immagine dell’impresa (il cosidetto window dressing) e metterla sul mercato nelle migliori condizioni.