Vendere su internet, l’ultima spiaggia. Tante aziende, che vedono il loro fatturato diminuire e conseguentemente il loro reddito, provano a fare e-commerce con questa motivazione: faccio questo ultimo tentativo e poi chiudo.
Se si parte con queste premesse il fallimento è assicurato.
Innanzitutto posizionarsi su internet e cominciare a vendere un prodotto o un servizio è una strategia di medio/lungo periodo. Vendere su un proprio sito o sui marketplace, gestire le spedizioni magari all’estero, offrire un servizio clienti efficiente e strutturato non sono procedure che si improvvisano ma hanno bisogno di un periodo di training.
Non mancheranno i problemi e gli errori che sono inevitabili per chi non ha mai fatto ecommerce.
Dal punto di vista economico- finanziario, se un’azienda è in crisi i fattori che l’hanno causata non cesseranno di essere tali su internet.
Se il vostro problema è il prezzo dei prodotti che non lascia margini, su internet potrebbe anche essere peggio. I marketplace hanno commissioni dal 10 al 15 percento a cui vanno aggiunte le commissioni dei pagamenti che principalmente sono con carta di credito
Se il vostro problema è il prodotto su internet le offerte alternative sono molte di più.
Su internet i vostri competitor non sono solo locali ma sono globali.
Inoltre non pensate che con l’ecommerce di possano eliminare i costi fissi, saranno solo di altra natura. E se l’attività è strutturata non si può prescindere dall’avere un magazzino, un uffcio, del personale.
Il commercio online non è necessariamente un’alternativa al commercio tradizionale. Oggi l’approccio deve essere omnichannel, il cliente deve poterci trovare su tanti canali
Le attività offline e online possono anche convivere:. Un concetto che ritornerà spesso nelle nostre considerazioni e che si vende CON internet non SU internet. Quindi una presenza qualificata sul web potrebbe molto più semplicemente portare più persone ad acquistare nel negozio fisico.